Sapevamo che mancava poco: dopo la fase di beta testing in Australia e Thailandia, le Messenger Ads sono pronte ad essere attivate su scala mondiale.
La prima release è stata già prevista qualche giorno fa, lo scorso 11 luglio, e quindi per oltre 1 miliardo e 200 milioni di utenti che usano quotidianamente l’app di messaggistica targata Facebook, nelle prossime settimane, sarà possibile ricevere direttamente sulla propria home screen annunci pubblicitari mirati. Sì, perché, inutile dirlo, le Messenger Ads faranno leva praticamente sulle medesime specifiche di profilazione su cui si basa il celebre social network site di Palo Alto.
Le ads, dunque, verranno visualizzate in uno spazio dedicato sulla fascia alta della propria home screen, all’apertura dell’app mobile: l’utente potrà essere reindirizzato ad un sito web esterno o ad una conversazione con il brand promotore del messaggio pubblicitario, rendendo particolarmente intrigante il momento riservato alla configurazione dei BOT deputati alle interazioni con i potenziali customers.
L’approdo delle ads anche su Messenger di fatto avvicina l’app di messaggistica ad altre applicazioni per le chat testuali molto diffuse in Asia, sulle quali questa feature risulta essere nativa, con le inserzioni pubblicitarie che da sempre accompagnano le conversazioni. È il caso, ad esempio, della piattaforma WeChat, molto celebre in oriente, il cui peso delle inserzioni sta effettivamente influenzando le abitudini di utilizzo dell’app medesima.
“La pubblicità non è tutto, ma al momento è sicuramente una tra le nostre maggiori fonti di guadagno”, così ha esordito Stan Chudnovsky, Head of Product di Messenger, in un’intervista realizzata per VentureBeat. “Stiamo valutando altri modelli di business, ma in un modo o nell’altro, hanno tutti a che fare con l’advertising”. Facebook introdurrà la feature in modo progressivo, al fine di testare le reazioni degli utenti: “Non sappiamo ancora quando l’utente medio di Messenger sarà raggiunto in modo costante dagli annunci pubblicitari, al momento stiamo analizzando i dati e ci lasceremo guidare da come risponderà la community prima di prendere questa decisione”, ha sottolineato Chudnovsky. Pertanto se la maggior parte degli utenti non sarà soddisfatta della nuova user experience offerta dalla piattaforma, saranno prese in considerazione ulteriori opzioni meno invasive per la diffusione delle ads su Messenger.
Un breve appunto da parte nostra: anche se l’advertising è un aspetto da cui non si può prescindere al giorno d’oggi – e noi non siamo di parte, eh! – sappiamo bene che saranno tanti quegli utenti che non vorranno essere “disturbati” da messaggi pubblicitari troppo invadenti. Bene, a questi ricordiamo che per Android esiste da tempo una versione lite di Messenger, su cui al momento non è assolutamente prevista l’introduzione delle ads, che potrà fare benissimo al caso loro.