Partiamo dal presupposto che i mozziconi di sigaretta sono inquinanti e pericolosi per l’ambiente e per la salute tanto quanto i rifiuti industriali. Molti persone, in realtà, non sono a conoscenza del fatto che un mozzicone contiene oltre 4.000 sostanze tossiche per l’ambiente e occorrono da 2 a 5 anni affinché questo possa essere completamente smaltito.
Purtroppo, a giudicare soltanto dalla quantità di cicche che vediamo dispersa lungo le nostre spiagge, sembrano essere molto pochi quei fumatori che si preoccupano di gettare il mozzicone della sigaretta negli appositi cestini - sempre ammesso che questi cestini siano collocati nei paraggi. Inoltre c’è addirittura chi non si fa scrupoli a lasciare le cicche direttamente in mare: nel nostro mar Mediterraneo, ad esempio, queste rappresentano il 40% dei rifiuti (il 9,5% sono bottiglie di plastica, l’8,5% sacchetti di plastica, il 7,6% lattine di alluminio).
Recentemente uno studio condotto da ENEA – AUSL di Bologna ha messo proprio in evidenza il potenziale nocivo delle cicche di sigarette: accenderne una significa immettere nell’ambiente numerosissime (più di 4.000, come dicevamo precedentemente) sostanze chimiche ad azione irritante, nociva, tossica, mutagena e cancerogena. Una parte di queste sostanze chimiche rimane nel filtro e finisce per contaminare quella parte di sigaretta non fumata che comunemente chiamiamo cicca o mozzicone. Nelle cicche, quindi, è possibile trovare moltissimi inquinanti: nicotina, benzene, gas tossici quali ammoniaca e acido cianidrico, composti radioattivi come il polonio-210, e l’acetato di cellulosa, la materia plastica di cui è costituito il filtro.
Tralasciando gli aspetti puramente scientifici, ci teniamo a segnalare che in Italia è stato finalmente colmato quel vuoto normativo in materia: infatti in virtù della nuova legge 221 del 28 dicembre 2015, entrata in vigore dal 2 febbraio 2016, sono previste multe fino a 300 Euro per chi getta le cicche di sigarette per terra. Naturalmente, nonostante il problema sia stato riconosciuto istituzionalmente dal nostro governo, che ha provato con la legge in questione a porvi rimedio, è in ogni caso deputata ai comuni la capacità di far applicare la legge e la facoltà di imporre le sanzioni previste. Operazione, questa, estremamente complicata, dal momento che per appurare la flagranza di reato sarebbe necessaria una vigilanza mirata e ininterrotta.
Insomma, a nostro avviso, la miglior soluzione sarebbe quella di smettere di fumare ma, se proprio non si riesce a farne a meno, almeno sarebbe opportuno comportarsi civilmente e non abbandonare i mozziconi di sigaretta per terra. Consapevoli che nel nostro territorio la problematica delle cicche abbandonate sulle spiagge è piuttosto evidente, abbiamo pensato di dare un contributo alla causa, a modo nostro: con semplicità e innovazione. Dove gettare il mozzicone quando ti trovi in spiaggia a prendere il sole, se la spiaggia non è provvista di appositi cestini oppure sei talmente pigro da non volerti alzare da sotto l’ombrellone? La soluzione è stata la realizzazione di un comodissimo posacenere da spiaggia in cartoncino completamente riciclabile che abbiamo distribuito gratuitamente alla gran parte dei lidi e degli stabilimenti balneari della costa del sudest siciliano durante la stagione estiva. Pratico, facile da utilizzare e richiudibile.
Quindi, se in spiaggia non riesci a privarti del tuo momento sigaretta, ma non sai dove gettare il mozzicone, recati presso lo stabilimento più vicino e richiedi gratuitamente il nostro posacenere: perché il rispetto dell’ambiente deve costituire per tutti noi un’assoluta priorità e non possiamo permetterci di continuare a far finta di nulla non assumendoci responsabilità nei confronti del nostro territorio. La prossima volta che accedente una sigaretta… pensateci!